Davide e Golia

Dalle elementari alle medie, poi superiori e universita’ e pure lavoro e famiglia : i giudizi e le critiche altrui sono sempre dietro l’angolo. Non freintendetemi, giudicare e’ umano ed esprimere le nostre opinioni e’ giusto. Le critiche, soprattutto fatte da chi ci ama, possono aiutare a crescere.

Pero’….c’e’ un pero’.

Cosa succede quando le critiche e i giudizi sono maleducati, cattivi, distruttivi e magari anche infondati? Ci sentiamo spronati a migliorare? Non so voi, ma io no. Io ascolto e le parole mettono radici nel mio cuore e nella mia mente, dando vita a una percezione di me stessa basata solo sul pensiero degli altri. L’insegnante che ti da del fallito, l’ex che ti da della falsa , il capo che ti da dell’incompetente. Io ci credevo, credevo a tutti, tranne che a me. Una delle tanti notti insonni, l’ho passata a chiedermi “com’ e’ possibile che io abbia cosi’ tanti difetti? tutti io ? sono buona a nulla.”

Ci ho messo anni a capire che, a volte, non siamo noi ad essere un disastro, ma sono le persone che incontriamo ad avere poco cuore. Lasciano cadere parole cattive come briciole di pane , senza rendersi conto per qualcuno sono sassi in faccia.

Ma cosa possiamo farci? Possiamo forse cambiare gli altri? No e non e’ nemmeno il nostro compito . Un vero cambiamento non e’ tale se viene imposto da fuori, deve nascere dalla persona stessa, da una presa di coscienza. Cosa possiamo fare quindi? cambiare noi stessi. Non sto parlando di ribaltare i propri valori e sradicare le convinzioni. Intendo, cambiare il modo in cui pensiamo alla nostra persona, darci piu’ credito, fidarci di noi e darci pace quando sbagliamo.

Se imparero’ ad amarmi…..”mi ameranno anche gli altri?” direte voi. Scusate, ma no. Chi vi vuole amare vi ama anche ora, chi vi vuole male continuera’ a volervene. Ma se impareremo davvero ad amarci, a sentirci forti e a riconoscere le nostre potenzialita’, le parole lanciate su di noi come bombe per fermarci diveneranno fiorellini di campo o , mal che vada, fastidiose palle di neve.

Lasciate che i gradassi e gli sbruffoni facciano la voce grossa e sputino veleno, lasciateli fare.

Non c’e’ Golia che tenga quando riusciamo, finalmente, a sentirci Davide.

Photo by Ben White on Unsplash

Con affetto, ma non troppo,

Una fallita qualunque

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora